28 novembre 1944: il bombardamento alleato di Luneto

Luneto è sede del distaccamento della 62 a brigata, una delle formazioni più attrezzate del piacentino e anche quella in grado di dare più filo da torcere agli avversari: 450 uomini e 150 vetture di tipo diverso con autoparco di Brigata a Bore.  Il 28 novembre del 1944, alcuni automezzi privi di stella bianca o di croce rossa sul tetto, i segni di riconoscimento che i partigiani utilizzano per farsi riconoscere dagli alleati, sono fermi vicino alla caserma di Luneto.  Due aerei americani, di rientro da una missione di guerra, sorvolano l’abitato, scambiano le automobili dei partigiani per mezzi nemici e bombardano la zona. Per questo tragico errore di valutazione, oltre alla distruzione di una parte della caserma, muoiono 7 persone tra partigiani e civili. Circa una cinquantina furono invece i feriti. 

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24 febbraio 1944: l’assalto alla caserma di Luneto

Il 24 febbraio del 1944 i partigiani di Giovanni Lo Slavo partono da Settesorelle per assaltare la caserma del Comando dei Carabinieri di Luneto. Questa è la prima caserma dei carabinieri attaccata dai partigiani in provincia di Piacenza.