19 luglio 1944: muore Vladimiro Bersani

Vladimiro Bersani nasce a Lugagnano il 1906. Avvocato ed ex capitano dell’esercito, viene scelto dal CLN come comandante della 38a Brigata Garibaldi e come ispettore di tutte formazioni piacentine. 

E’ anche chiamato “Il Capitano Selva” a simbolo del suo amore per la natura e per la montagna,  o “Il Capitano del Lama” come il nome del monte dove insedia il primo quartier generale della sua Brigata. 

Da qui Vladimiro Bersani organizza il fortunato attacco a Morfasso, che il 20 maggio 1944 diventa il primo Comune liberato a nord della Linea Gotica, e che vede proprio “Il Capitano Selva” come primo sindaco. 

Muore in un agguato a un convoglio delle RSI il 19 luglio del 1944, nell’ambito dei rastrellamenti legati all’operazione Wallenstein,  sotto i colpi di un fucile in località Tabiano di Lugagnano, dove oggi sorge una lapide in sua memoria. Successivamente alla sua morte la 38a Brigata Garibaldi prende il nome di 38a brigata Vladimiro Bersani. 

Nel 1979 verrà insignito della medaglia d’argento al valor militare.

 

 

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